Tutto andrà meglio – Fotografie di Hans Steiner
Tutto andrà meglio – Fotografie di Hans Steiner
Hans Steiner (1907–1962) ci ha lasciato un’opera estremamente diversificata: reportage, ritratti e foto pubblicitarie, di moda e industriali. I suoi reportage illustrati cominciarono ad apparire negli anni ’30 in periodici come la Schweizer Illustrierte e Sie & Er, e nel dopoguerra lavorò anche per Die Woche. Verso la fine della sua carriera di fotgrafo, Hans Steiner si mise a catalogare la sua ricca produzione in un vasto archivio, comprendente circa 100’000 soggetti ordinati secondo parole chiave. In occasione della prima grande retrospettiva su Hans Steiner il suo archivio è stato analizzato sistematicamente, e l’esposizione «Alles wird besser» (Tutto andrà meglio), nella quale si evidenziano soprattutto immagini della vita quotidiana nella Svizzera del dopoguerra, mostra che anche in tempi difficili non mancarono i momenti sereni.
A differenza di altri fotografi contemporanei, Hans Steiner non aveva una vena politica o di critica sociale. Hans Staub, Paul Senn e Theo Frey si mostravano solidali verso gli esclusi dalla società, denunciavano le ingiustizie, mentre Steiner teneva a illuminare gli aspetti positivi della vita, e si dedicò dunque ai piccoli eventi e fenomeni che costituiscono i momenti felici della dura vita quotidiana. Lo sport, le automobili, le donne, la vita urbana, i passatempi, i viaggi in paesi lontani, il volo o le scoperte tecniche occupano molto spazio in seno alla sua opera.
Anche da un punto di vista stilistico le opere di Hans Steiner sono diverse da quelle dettate da un severo documentarismo fotogiornalistico. Soprattutto i lavori su commissione per l’industria e la pubblicità sono stati arrangiati sottilmente e sono caratterizzati da una perfetta maestria della luce e da un linguaggio visivo e grafico pregnante. Gli interventi compositivi mirati del fotografo sono oggi oggetto di grande interesse poiché corrispondono essenzialmente a un concezione estetica moderna ormai acquisita attraverso la pratica fotografica più recente: la netta distinzione tra immagini “inscenate” e “autentiche” non fa ormai più parte del bagaglio artistico di molti giovani fotografii, e in questa prospettiva il mondo visivo di Steiner può, oggi, venire reinterpretato.
«Le fotografie e i reportage fotografici di Hans Steiner hanno un carattere ottimisticamente costruttivo. In questo modo Steiner faceva fronte alle lacerazioni del nostro tempo», affermava un giornalista a proposito dell’opera del fotografo bernese. Gran parte della sua opera riflette in modo esemplare la fede nel progresso tipica degli anni ’50 e la convinzione che ad ogni male esiste un rimedio.
Una mostra del Musée de l’Elysée, Lausanne, curata da Daniel Girardin e Jean-Christophe Blaser, in collaborazione con la Fotostiftung Schweiz.